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INPS, Profilo Tecnico-Edile - Area C

Questionari ministeriali per la preparazione alla prova preselettiva Profilo Tecnico-Edile, Area C

Domande 301-320

Previdenza pubblica e complementare

301. Il diritto al TFR si prescrive? Sì, in dieci anni. Solo in caso di contratto di lavoro a tempo determinato. Sì, in cinque anni.

Previdenza pubblica e complementare

302. Qual è il periodo minimo di iscrizione in attività di servizio per poter poi aver diritto alla prosecuzione volontaria per l’ A.S.V.? 2 anni. 5 anni. 3 anni.

Previdenza pubblica e complementare

303. L’indennità relativa all’Assicurazione sociale vita può essere erogata anche in caso di suicidio? Sì. No, mai. Solo in alcuni casi espressamente previsti dalla legge.

Previdenza pubblica e complementare

304. Per poter adire il giudice occorre che il ricorrente: Abbia interesse ad agire. Sia legittimato passivo. Riconosca la violazione di un interesse collettivo.

Previdenza pubblica e complementare

305. Per sentenza passata in giudicato, si intende: La sentenza non più impugnabile. La sentenza che è titolo esecutivo. La sentenza appellata da una delle parti.

Previdenza pubblica e complementare

306. I giudici della Corte Costituzionale possono essere confermati nella carica? Si, ma non immediatamente. Si, ma non per più di due volte consecutive. No, mai.

Previdenza pubblica e complementare

307. Quale è l’organo competente ad esprimere parere su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica? Consiglio nazionale delle ricerche. Consiglio di Stato. CNEL.

Previdenza pubblica e complementare

308. La decisione del ricorso straordinario è adottata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del: Ministro competente. Presidente della Camera dei deputati. Presidente del Consiglio dei Ministri.

Previdenza pubblica e complementare

309. L’adesione alla previdenza complementare: E’ volontaria ma non è revocabile: il lavoratore che ha aderito ad un fondo pensione non può uscire da esso tranne che per pensionamento ovvero quando smette di lavorare senza aver maturato i requisiti per la prestazione pensionistica. E’ obbligatoria ma revocabile: il lavoratore può decidere in qualsiasi momento di uscire chiedendo la liquidazione di quanto maturato. E’ volontaria ed è revocabile: il lavoratore può chiedere la liquidazione del maturato a determinate condizioni.

Previdenza pubblica e complementare

310. Il meccanismo del silenzio assenso o del conferimento tacito del TFR alla previdenza complementare: Si applica anche ai dipendenti pubblici. Si applica solo a quei dipendenti pubblici che, assunti dopo il 31 dicembre 2000, sono in regime di TFR. Non si applica ai dipendenti pubblici perché, per il momento, ad essi si applica la disciplina previgente al decreto legislativo n. 252/2005, che ha introdotto il meccanismo del silenzio assenso.

Previdenza pubblica e complementare

311. Il TFR cosiddetto virtuale per i dipendenti pubblici indica: Le quote di TFR che tutti i mesi vengono trasferite, insieme con l’altra contribuzione, dal datore di lavoro al fondo pensione, così come avviene nel settore privato. Qualcosa che non esiste perché i dipendenti pubblici non hanno diritto a questa prestazione ma al trattamento di fine servizio. Un montante figurativo costituito dalle quote di TFR e dalle aliquote aggiuntive pari all’1,5% della base utile TFS (queste ultime per i cosiddetti “optanti” iscritti all’Inpdap) che vengono contabilizzate e rivalutate figurativamente fino alla cessazione del rapporto di lavoro, momento in cui vengono materialmente trasferite al fondo pensione a cui il lavoratore si è iscritto.

Previdenza pubblica e complementare

312. Quale di queste attività non è e non può essere svolta dall’Inpdap: Gestione di alcuni servizi amministrativi per i fondi pensione come l’anagrafica iscritti e l’invio delle informazioni retributive e contributive relative agli iscritti. Investimento nei mercati finanziari dei contributi e delle quota di TFR destinati a previdenza complementare. Contabilizzazione, rivalutazione e trasferimento ai fondi pensione degli accantonamenti di TFR e dell’aliquota dell’1,5 su base utile TFR (per gli optanti) maturati da chi aderisce alla previdenza complementare.

Previdenza pubblica e complementare

313. Nei fondi pensione negoziali di categoria già istituiti per il settore del pubblico impiego è prevista l’adesione da parte di dipendenti con contratto a tempo determinato? Si, a condizione che il dipendente sia titolare di un contratto a tempo determinato della durata di almeno 3 mesi. No, non è prevista l’adesione per chi è titolare di contratto a tempo determinato. No, ma è prevista la possibilità che possa chiedere l’accredito dei periodi pregressi nel momento in cui il contratto diventa a tempo indeterminato.

Previdenza pubblica e complementare

314. Per i dipendenti pubblici il finanziamento dei conti individuali di previdenza complementare dei fondi pensione negoziali o contrattuali avviene attraverso: Gli accantonamenti di TFR (per l’intero o per una parte, a seconda dell’anno di assunzione) maturati dopo l’adesione alla previdenza complementare ed il contributo a carico del datore di lavoro e del lavoratore. I contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro, perché l’uso del TFR a questo scopo è facoltativo. I contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro; questi ultimi però sono facoltativi considerato che la previdenza complementare è volontaria e non obbligatoria.

Previdenza pubblica e complementare

315. I fondi pensione dei dipendenti pubblici erogano le seguenti pensioni: Solo prestazioni pensionistiche per anzianità. Solo prestazioni pensionistiche per invalidità e premorienza. Prestazioni pensionistiche per vecchiaia e prestazioni pensionistiche per anzianità; queste prestazioni possono essere reversibili a favore di altri beneficiari se, al momento della scelta della rendita, l’iscritto sceglie questa possibilità; gli statuti dei fondi possono prevedere prestazioni in caso di invalidità.

Previdenza pubblica e complementare

316. Indicare quali tra le seguenti affermazioni sui contributi da riscatto, ai fini pensionistici, è corretta? Per il calcolo dei periodi da riscatto da valutare con il sistema contributivo, si fa riferimento alla retribuzione percepita nei 24 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda. L’importo del contributo da riscatto non è uguale per tutti i richiedenti, poiché varia in relazione all’età, al periodo da riscattare, al sesso e alla retribuzione del richiedente. I contributi da riscatto sono riconosciuti agli iscritti per i periodi durante i quali non c’è stata attività di lavoro e di conseguenza non c’è stato il versamento dei contributi obbligatori (malattia, gravidanza, puerperio, disoccupazione, ecc.).

Previdenza pubblica e complementare

317. Per ottenere la pensione di anzianità con il solo requisito contributivo, indipendentemente dall’età, sono utili i periodi di contribuzione figurativa inerenti alla malattia o alla maternità? Solo se successivi al 1° gennaio 1993. Si, sono utili tutti i periodi di contribuzione figurativa. No, non sono utili né i periodi di malattia né quelli di disoccupazione.

Previdenza pubblica e complementare

318. Il sistema mediante il quale la contribuzione prelevata dal reddito da lavoro viene immediatamente utilizzata per pagare i trattamenti pensionistici è definito: Sistema a ripartizione. Sistema a capitalizzazione. Sistema retributivo.

Previdenza pubblica e complementare

319. Con riferimento alla pensione ai superstiti quale quota di pensione, espressa in percentuale, spetta ad un fratello nel caso in cui soltanto lui ne abbia diritto? 15%. 35%. 40%.

Previdenza pubblica e complementare

320. Il coniuge separato rientra tra i beneficiari della pensione ai superstiti? No, in nessun caso. Si, a prescindere dalla imputabilità della separazione ed anche se il Tribunale non ha stabilito che ha diritto agli alimenti. Si, anche se separato “per colpa”, solo se il Tribunale ha stabilito che ha diritto agli alimenti.

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