INPS, Profilo Socio-Educativo - Area C

Materia: Previdenza pubblica e complementare

Quesiti RANDOM

402. Quale fonte legislativa ha introdotto il calcolo della pensione in due quote, una quota relativa alle anzianità maturate fino al 31/12/1992 e una quota calcolata con le anzianità maturate dal 1/1/1993 in poi?

La legge n. 449/1997, a far data dal 1/1/1998. La legge n. 335/1995, a far data dal 1/1/1996. Il D.Lgs. n. 503/1992, a far data dal 1/1/1993.

370. Quando il lavoratore cessa di lavorare senza aver maturato il diritto alle prestazioni pensionistiche complementari:

Non ha alcun diritto e la posizione viene devoluta allo Stato o ad Onlus per attività assistenziali. Non ha alcun diritto e la posizione entra nel patrimonio del fondo. Può chiedere la liquidazione (riscatto) o il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare della posizione maturata.

338. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contributi da riscatto, ai fini pensionistici, è corretta.

Per il calcolo dei periodi da riscatto da valutare con il sistema contributivo, si fa riferimento alla retribuzione percepita nei 9 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda. L’onere di riscatto è sempre determinato in base alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo. I contributi da riscatto servono a coprire, a proprie spese, alcuni periodi espressamente previsti dalla legge, per i quali non esiste obbligo contributivo.

306. I giudici della Corte Costituzionale possono essere confermati nella carica?

Si, ma non per più di due volte consecutive. Si, ma non immediatamente. No, mai.

483. Il contributo dovuto per ogni iscritto ai fini dell’IPS:

E’ stabilito nella misura del 6,10% della retribuzione contributiva annua considerata in ragione dell’80%. E’ stabilito nella misura del 9,60% della retribuzione contributiva annua considerata in ragione dell’80%. E’ stabilito nella misura del 2,50% della retribuzione contributiva annua considerata in ragione dell’80%.

451. Per l’erogazione della prestazione pensionistica di un dipendente pubblico, il fondo pensione negoziale:

Determina e liquida l’importo sulla base di un montante finale che tiene conto sia dei contributi versati direttamente al fondo sia degli accantonamenti delle quote di TFR, con relative rivalutazioni, trasferiti dall’Inpdap alla cessazione del rapporto di lavoro. Determina e liquida l’importo finale sulla base delle quote di TFR e dei contributi versati, al netto di quelli del datore di lavoro che vengono trasferiti all’Inpdap. Determina e liquida l’importo finale sulla base di un montante formato solo dai contributi del lavoratore e del datore di lavoro perché il TFR contabilizzato dall’Inpdap è figurativo e, quindi, non esiste.

419. Sono esclusi dal regime TFR i dipendenti pubblici:

Cosiddetti “non contrattualizzati”. In servizio presso le AA.SS.LL. Con contratto di diritto privato con vincolo di subordinazione.

387. Il diritto alla pensione di vecchiaia contributiva per un lavoratore dipendente che ha maturato 65 anni di età e 12 anni di contribuzione al 31 dicembre 2010 decorre....

Il dipendente non ha maturato il diritto alla pensione. Dal semestre successivo a quello di maturazione dei requisiti. Dal 1° aprile 2011.

355. Quante sono le Sezioni d’appello della Corte dei conti?

Tre Sezioni centrali. Quattro Sezioni centrali. Tre Sezioni Giurisdizionali centrali ed una Giurisdizionale per la Regione Sicilia.

323. Hanno diritto alla pensione ai superstiti i genitori?

No, fatta eccezione i genitori che alla data della morte del lavoratore o del pensionato abbiano almeno 70 anni, non siano titolari di pensione e che risultino a carico dell’iscritto o pensionato deceduto con un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo Inps maggiorato del 30%. No, in nessun caso. Si, alle seguenti condizioni: in mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti, ma soltanto i genitori che alla data della morte del lavoratore o del pensionato abbiano almeno 65 anni, non siano titolari di pensione e che risultino a carico dell’iscritto o pensionato deceduto con un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo Inps maggiorato del 30%.

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