Commissario Polizia di Stato 2015

DIRITTO PROCESSUALE PENALE

DOMANDE 321-330

NOTA BENE: le risposte ai quesiti vengono visualizzate in ordine casuale; in questo modo è possibile ripetere l'esercitazione e memorizzare correttamente le risposte.

1321. Se la residenza dell'imputato risultante dagli atti è fuori dal comune nel quale ha sede l'Autorità Giudiziaria procedente, il prolungamento del termine per comparire:

è di due giorni ogni trecento chilometri di distanza, quando è possibile l'uso dei mezzi pubblici di trasporto e di un giorno ogni duecento chilometri negli altri casi è di un giorno ogni cinquecento chilometri di distanza, quando è possibile l'uso dei mezzi pubblici di trasporto e di un giorno ogni cento chilometri negli altri casi è di un giorno ogni trecento chilometri di distanza, quando è possibile l'uso dei mezzi pubblici di trasporto e di un giorno ogni cento chilometri negli altri casi è di tre giorni ogni cinquecento chilometri di distanza, quando è possibile l'uso del mezzo di trasporto privato e di due giorni ogni duecento chilometri negli altri casi è di due giorni ogni cinquecento chilometri di distanza, quando è possibile l'uso dei mezzi pubblici di trasporto e di un giorno ogni centocinquanta chilometri negli altri casi

1322. Esistono casi in cui una misura cautelare non possa essere applicata?

Sì, solo nel caso il fatto sia stato compiuto in presenza di una causa di giustificazione Sì, solo nel caso vi sia una causa di estinzione del reato o della pena che si ritiene possa essere irrogata Sì, nessuna misura cautelare può essere applicata qualora, per esempio, risulti che il fatto sia stato compiuto in presenza di una causa di giustificazione o di non punibilità No, non vi sono casi specificamente previsti dal Codice di Procedura Penale No, salvo che si tratti di latitante

1323. Qualora, prima del conferimento dell'incarico, l'indagato formuli riserva di promuovere incidente probatorio, il Pubblico Ministero:

chiede al Giudice di disporre il differimento degli accertamenti dispone sempre che si proceda agli accertamenti non può mai disporre gli accertamenti dispone che non si proceda agli accertamenti dispone gli accertamenti utilizzabili nel dibattimento

1324. La persona sottoposta ad accertamento invasivo della propria sfera personale può essere assistita da un familiare durante l’espletamento dell’atto?

Sì, ma solo se è persona estranea al reato No, mai Sì, ma solo da familiari di primo e secondo grado Sì, sempre No, può essere assistito solo dal difensore

1325. Secondo l’art. 224-bis c.p.p. le tecniche prescelte per eseguire le operazioni peritali invasive devono essere:

le meno invasive, indipendentemente dalla qualità del risultato accettate dall’interessato le più efficaci, a parità di costo indicate nelle apposite tabelle allegate al regolamento di attuazione le meno invasive, a parità di risultato

1326. È consentito l’uso della coercizione fisica per l’esecuzione del prelievo del capello?

Sì, per il solo tempo strettamente necessario Sì, ma solo nel caso in cui si proceda per reato per il quale è stabilita la pena dell’ergastolo No, ma solo nel caso in cui si proceda per reati per i quali è stabilita la pena della reclusione nel massimo a dieci anni No, in nessun caso Sì, ma solo se l’interessato è maggiorenne

1327. Il Giudice può disporre la distruzione del campione prelevato all’esito della perizia su campioni biologici?

No, mai Sì, sempre, salvo che ritenga la conservazione assolutamente indispensabile Sì, se lo ritiene utile No, salvo che il campione sia deteriorabile No, è necessario attendere la definizione del procedimento

1328. È possibile il prelievo coattivo di campioni biologici su persone viventi?

Sì, solo ove vi sia il consenso dell’indagato Sì, ricorrendone i presupposti No, è possibile solo su cadaveri Sì, solo ove vi sia il consenso dell’interessato No, neppure su cadaveri

1329. L’intercettazione di comunicazioni tra presenti:

non è consentita salvo che l’indagine riguardi il reato di cui all’art. 416-bis c.p. è consentita, anche per reati diversi da quelli previsti dal comma 1 dell’art. 266 c.p.p., ma solo se vi è fondato motivo di ritenere che nei luoghi ove è disposta si stia svolgendo l'attività criminosa non è mai consentita è consentita per i reati previsti dal comma 1 dell'art.266 c.p.p. e nei luoghi di privata dimora solo se vi è fondato motivo di ritenere che ivi si stia svolgendo l'attività criminosa è consentita, anche per reati diversi da quelli previsti dal comma 1 dell’art. 266 c.p.p., anche se non vi è fondato motivo di ritenere che nei luoghi ove è disposta si stia svolgendo l'attività criminosa

1330. Le registrazioni delle comunicazioni intercettate e i relativi verbali sono immediatamente trasmessi:

al difensore nominato per il procedimento ai soggetti intercettati al ministero dell’Interno al Pubblico Ministero al giudice per le indagini preliminari

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