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Realizzare un grafico Break-even point (BEP) con Excel.

Corrado Del Buono

La rappresentazione grafica di dati aziendali è una operazione abbastanza semplice in quanto si tratta, spesso, di dati storici (ad esempio, andamento delle vendite) o di dati che rappresentano una percentuale o quota di un totale (ad esempio, composizione del capitale sociale) per i quali si utilizzano, rispettivamente, grafici ad istogramma (o a barre) e grafici a torta (o ad anelli). Ci sono però dei dati che per essere rappresentati richiedono l’utilizzo di grafici più di tipo matematico, come ad esempio grafici a DISPERSIONE XY, per i quali occorre conoscere delle procedure operative specifiche per la loro realizzazione. In questo editoriale esaminiamo le procedure necessarie per creare un grafico che rappresenti il “Punto di equilibrio” (B.E.P.), grafico che richiede particolari accorgimenti per la sua realizzazione.

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Abbiamo ora tutto l’occorrente per realizzare il grafico. Poiché la Creazione automatica di grafici della tipologia DISPERSIONE XY non sempre va a buon fine, proponiamo di realizzare il grafico BEP selezionando le serie di dati manualmente (un metodo per imparare a realizzare grafici, anche complessi). Posizioniamoci in una cella vuota del foglio di calcolo ed utilizziamo, dal menu DISPERSIONE posto nel gruppo GRAFICI della BARRA INSERISCI, il grafico DISPERSIONE CON LINEE RETTE E INDICATORI.

Successivamente, utilizziamo il pulsante SELEZIONA DATI posto sulla BARRA CONTESTUALE PROGETTAZIONE degli STRUMENTI GRAFICO e facciamo clic sul pulsante AGGIUNGI della finestra SELEZIONA ORIGINE DATI che appare a video.

Aiutandoci con i pulsanti di collegamento con il foglio di calcolo, posti sul lato destro delle Caselle di testo della finestra MODIFICA SERIE, assegniamo alla casella NOME SERIE la cella E1 del foglio di calcolo, alla casella VALORI X SERIE l’intervallo D2:D4 (le quantità di prodotto) e alla casella VALORI Y SERIE l’intervallo della colonna E relativo ai RICAVI.

Ripetiamo la procedura inserendo una nuova serie dati (COSTI TOTALI). Dopo aver inserito le due serie di dati apportiamo ulteriori modifiche per rendere più gradevole il lavoro aggiungendo, ad esempio, un titolo agli assi e al grafico stesso.

Dopo aver creato il grafico possiamo simulare altri Punti di Equilibrio modificando i dati di origine: come si potrà osservare, avendo utilizzato un valore X “relativo” per il terzo punto del grafico, quest’ultimo risulterà sempre ben costruito.

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